farmi visitare le sue montagne.
Mi parlava spesso di una sua lontana escursione ad
un posto chiamato "Lago Della Vacca" e ricordava
che era un luogo molto bello.
ricordava i sentieri e quant'altro, però le sarebbe
piaciuto andarci di nuovo con me.
posto. Il Lago Della Vacca, un lago molto suggestivo
posto ad un'altezza di 2340 m, ai piedi del Cornone
di Blumone (2843m) , Cima del Gruppo Dell'Adamello
nelle Alpi Retiche Meridionali.
un'altezza di 2362 m, sorge il Rifugio Tita Secchi che
ti offre la possibilità di pernottamento e funge da
base per tante escursioni nella zona.
Mi rendo conto che l'escursione è fattibile. Basta
solo cercare i sentieri e prenotare un notte al rifugio.
Dopo una lunga ricerca trovo i punti di partenza, i
sentieri e tutte le informazioni utili per la nostra
sortita. Naturalmente da buon alpinista, propongo
di salire anche sul Cornone di Blumone, e visto che
stiamo su 2 giorni, è cosa fattibile.
Ed eccoci pronti a partire!!!
Il punto di partenza è il sentiero che parte
dalla Locanda Del Gaver. Arriviamo sul posto
il sabato mattina con un tempo che non promette
niente di buono. Grossi nuvoloni adornano un
cielo grigio e una nebbiolina umida ci accoglie
appena scendiamo dall'auto.
pochi sforzi iniziamo a salire di quota. Fernanda,
che non è abituata a certi dislivelli, inizia a
lamentarsi con i suoi "Uffa" e i suoi "ma chi me
l'ha fatto fare" e a me fa ridere perchè mi
ricorda le altre escursioni che abbiamo fatto
sul Pollino.
dislivello, ma anche molto bello. Dopo un inizio
forse un pò noioso , ci si inoltra tra il verde e gli
scenari che si offrono agli occhi, sono stupendi.
ci permette di ammirare tutto ciò che ci circonda,
in più ha iniziato a piovigginare leggermente e
quindi ci aspetta forse anche una bella bagnata.
distanziandoci a volte vicini, questo mi
permette di pensare, di godere completamente
questa uscita, in compagnia di Fernanda, nelle
sue montagne, per la prima volta.
tutte le sue sfacettature... da un certo punto
di vista potrei dire che è la mia vita. Salire,
affaticarsi, scoprire posti diversi, ammirare
bellezze nuove, è fantastico.
ancora di più.
visibilità, ma i segnali del sentiero ci guidano
senza possibilità di sbagliare. Sembra che non
arriviamo più, ma da come è cambiato il paesaggio
e da come il sentiero è diventato un pò più docile,
non dovrebbe mancare molto.
nella nebbia la sua giacca rosa, spicca come un faro
e il suo immancabile sorriso, mi fa venire voglia
di stringerla forte. Allora con un bacio la
incoraggio a tenere duro, "che siamo quasi arrivati"
le dico, e lei mi risponde di si sapendo che sono
ore che gli ripeto le stesse cose.
e i cartelli ci dicono che il rifugio è a un quarto d'ora
di distanza. Questo ci incoraggia e dopo un paio di foto
nella nebbia sbucano il rifugio, il lago e alle sue
spalle la nera forma del Blumone.
si scatena un bel temporale, ma per fortuna noi
siamo già dentro. Fernanda è molto stanca, ma
una bella doccia ristoratrice e un buon pranzo
nel calduccio del rifugio, ed ecco che siamo
pronti per farci un giretto fuori.
Vacca è molto bello e le montagne che lo circondano,
molto caratteristiche.
cagnolino del rifugio ci fa compagnia.
molto bello andare in montagna anche dove non
conosci e riuscire ad arrivare alla meta, anche con
che la propria donna ti si affida, ha fiducia in te
è motivo di orgoglio. Questa escursione è
qualcosa di più di una camminata, è sentimento,
che l'uno con l'altra possiamo superare qualsiasi
ostacolo, è una prova, è la conferma dell'essenza
del nostro rapporto.
di Blumone si mostra in tutta la sua avvenenza.
Il mio occhio d'alpinista subito individua un bel
canalino innevato da fare con ramponi e piccozza,
magari assieme al mio amico Max, ma per questo
c'è tempo. Spero solo domani di riuscire a
salire lassù dal sentiero normale.
ci danno il buongiorno quando usciamo dal rifugio.
abbassate tanto che la neve è bella dura.
Blumone ma presto ci accorgiamo che non è
possibile preseguire con queste condizioni.
fare, dobbiamo tornare indietro. Ritorneremo
un'altra volta.
circonda e per fare qualche foto.
azzurrissimo e il lago splende e riflette
i colori della montagna.
sublimano alla vista delle montagne, della neve
del lago, del rifugio, di tutto.
di abbracciare Fernanda, mi sento felice.
che presto sarò lassù.
che porta alla Malga Cadino e poi dopo la Corna
Bianca proseguiremo a sinistra fino a ricongiungerci
al sentiero che ci riporterà al Gaver.
caratteristica roccia che ha le sembianze del
quadrupedo e facciamo qualche foto.
Dolomiti. E' bello pensare che bastano un paio
d'ore per uscire dalla normalità e tuffarsi
mostra in tutte le sue forme e in tutta la sua
bellezza. Quassù non ascolti i rumori della
fatiche della vita ed anche le cattiverie degli
uomini che la fanno da padroni su tutto,
ruolo esattamente come tutti gli altri esseri
viventi e non abbiamo nessun diritto di
modo intelligente e perfetto.
quota e il passo è già lontanissimo. La Corna Bianca
ci sovrasta dall'alto mentre la aggiriamo sul sentiero
e le macchie verdi che adornano le sue rocce, fanno
osserva da lontano e ci lancia un saluto dall'alto.
2 giorni, stanchi ma soddisfatti... e felici. Lancio un
ultimo sguardo alla montagna e gli do appuntamento
fra qualche settimana. Poi prendo Fernanda per
la mano e ci avviamo verso la vicina Locanda del
Gaver dove ci aspettano un bel piatto di casoncelli
e un'appetitosa porzione di stufato di cinghiale.
Il tutto naturalmente annaffiato da una promettente
bottiglia di vino rosso...espressamente della Francia Corta.
Come promesso ci ritroviamo di nuovo sul sentiero
n. 19 che porta al Lago della Vacca.
La giornata è bella, il cielo azzurro ogni tanto
viene solcato da qualche nuvola e fa caldo.
Il verde della montagna è variopinto e i
molteplici colori dei tanti fiori, adornano
le sue forme.
e carichi per quest'altro appuntamento.
sappiamo cosa affontare, visto che ci siamo
stati due settimane fa.
cambiata, le rocce sembrano splendere di più, il
verde è più intenso e i colori dei fiori la rendono
armoniosamente bella.
Più passa il tempo e più il nostro amore si rafforza,
tutte le volte che ci vediamo è come se fossimo
davvero in "luna", come sfotte il mio amico Max,
lui lo dice per scherzo ma è davvero cosi.
la vita assume toni diversi, ti senti di essere più
dolce, più buono, senti di poter dare di più.
in montagna, sento di amare di più, di poter
dare tutto me stesso, di voler bene al mondo
intero, di essere più vicino a tutti e sopratutto
alle persone a cui voglio bene e amo.
corto e in breve tempo arriviamo al passo ed al
rifugio Tita Secchi.
anche per scattare qualche foto oltre che per
riposarci un pò.
del Blumone e poi vetta.
periodo e il caldo non comporta problemi.
assimilare tutti i particolari di ciò che ci circonda.
Il sentiero è il numero 1, dell'Alta Via dell'Adamello
che prima o poi voglio andare a fare.
è cosi cambiato. Dove c'erano metri di neve, ora
è rimasta qualche lingua e i sassi e le rocce la
fanno da padrone.
rimpiccioliscono e altri orizzonti si aprono
ai nostri occhi.
Intorno a noi solo montagne e montagne a perdita
d'occhio.
non conosco questi posti. Da qui, oltre che il
sentiero per la vetta del Blumone, partono anche
altri sentieri che vanno in direzioni diverse.
Nella mia brama di montagna, vorrei percorrerli
tutti.
sul Blumone. Mi dice che mi aspetta al passo e
mi incoraggia ad andarci. Io voglio andarci e allora
con un bacio e la promessa di fare presto, mi avvio
Superato il tratto iniziale, si vede il sentiero che
porta alla cima. Allora siccome voglio accorciare
il tratto, penso di tenermi un pò più alto in modo
Arrivato sotto alla vetta mi accorgo invece che da
li non si può accedere e devo trovare un qualcosa di
alternativo o tornare indietro.
E qui subentra come altre volte in passato, la
mia diciamo "ciutia" e passione per il rischio.
Individuo un percorso che dopo si rivela
apprensione. Supero un tratto con una facile e
non impegnativa arrampicata e mi trovo su una
cengia molto esposta che taglia la parete della vetta.
Ormai non posso più tornare indietro. Con i sensi
all'erta e sperando che la cengia non si interrompa
dopo la curva, mi abbraccio la parete ed inizio,
Per fortuna questa prosegue e dopo la svolta mi
porta pochi metri sotto la vetta, dove incrocio
il sentiero normale.
Tiro un sospiro di sollievo, forse ho fatto un azzardo
ma tutto è bene quel che finisce bene.
può spaziare da tutte le parti e mi emoziono alla
vista di tanta bellezza.
Il lago giù in basso è piccolissimo e in ogni direzione
volgo lo sguardo, vedo solo montagne e cielo.
dai click dell'otturatore della mia macchina
fotografica che immortala queste splendide visioni.
Blumone 20 giorni fa: Eccomi in vetta.
Peccato solo che con me non c'è Fernanda per
condividere assieme a lei questi momenti e queste
visioni fantastiche.
a me, le trasferirò tutta la felicità e le emozioni
che mi ha dato questa montagna.
frattempo arriva qualche altra persona sulla
vetta a interrompere questa specie di simbiosi
che si è creata fra me e questo luogo.
di ringraziamento al Signore e mando un saluto al
mio papà, che ogni volta salgo su una montagna, sento
più vicino.
sulla via del ritorno. Sul sentiero normale questa volta.
passo dove trovo il mio amore che mi aspetta.
i suoi rimproveri per la mia, diciamo cosi, "incoscienza".
raggiunto l'obiettivo e poi so che ha ragione,
ma in quel momento non potevo sapere cosa
avrei trovato li sopra. Però era giusto seguire
il sentiero normale.
e non avrei vissuto quelle sensazioni magiche che
si vivono solo quando senti che il pericolo è
vicino e il rischio fa a botte con la prudenza.
alimentano la propria follia.
per tornare. La discesa è più agevole e pian piano
iniziamo a perdere di quota e ci dirigiamo verso
il rifugio.
caldo e riposarci un pò prima di lasciare questi
luoghi stupendi.
verso il Passo dove la "Vacca" domina tutta
la vallata. Alle mie spalle il Blumone si
erge in tutta la sua autorità.
immaginare la sua nera figura come un'animale in
agguato che mi guarda con occhi pieni di rispetto.
il sentiero a zig zag che ci porterà alla Malga Cadino,
dove abbiamo lasciato la macchina.
altra bellissima esperienza fatta di natura, forza,
amore, incoscienza e caparbietà.
forza che mi è stata donata dalla mia Fernanda
che mi ha permesso di visitare questi luoghi assieme a lei
e all'amore che ci unisce, vivendo queste due
ascensioni con lo spirito di chi unisce l'amore
alla passione per la montagna.
Alla forza aggiungo le bellissime emozioni e le tante
sensazioni che ho provato in questi giorni stupendi
che io ho cercato di riassumere con le mie parole
e le immagini di quello che ho definito:
"IL TOUR DEL BLUMONE"