giovedì 29 marzo 2012
mercoledì 28 marzo 2012
venerdì 9 marzo 2012
lunedì 5 marzo 2012
IL SENTIERO DA PERCORRERE...
Come se uscissi da un letargo!!!
Un letargo lungo e doloroso.
Questa è la prima impressione. Rifare i
soliti gesti, come preparare lo zaino, scegliere
l'abbigliamento, mi procura delle sensazioni
strane.
Vivo tutto ciò come se fossi uno spettatore
di me stesso, e quello che vedo è nebuloso,
quasi surreale.
amici di sempre, i ramponi, il freddo della
piccozza nelle mani.
Agli occhi degli altri sono sempre lo stesso, a
parte la barba che forse mi fa sembrare un
pò più "montanaro", ma dentro di me non
è cosi.
come al solito, ma dentro sento uno
sconvolgimento di passioni, con sentimenti
e stati d'animo che si alternano
vertiginosamente.
La vita deve continuare mi dico, devo
riprendere a fare le cose che facevo prima,
devo...
avrebbe fatto bene, forse non aspettavo altro.
Affondo i miei scarponi nella neve frolle di
questa limpida domenica di febbraio. Passo dopo passo salgo su per il sentiero assieme
ai miei compagni, mentre il sole riscalda i
nostri corpi e il sudore scende sul viso.
restare da solo coi miei pensieri... ho voglia di
mischiare fatica e senso di libertà... ho voglia
di affidare allo spirito della montagna il mio
dolore e la mia rabbia... ho voglia di urlare la
mia disperazione ai sibili del vento affinchè
la porti lontano...ho voglia di piangere.
caduta ha modificato le linee ed i contorni e
le cornici di neve assumono forme bizzarre.
Ci abbracciamo con gli amici per la riuscita
dell'escursione, poichè non era facile arrivare
quassù da questa via e con queste condizioni.
ritorno, io resto qua... sento il bisogno di
restare ancora quassù, da solo, in mezzo
alla natura, in mezzo a questo spettacolo quasi
divino.
Nel punto più alto. Vorrei fondermi in tutto
questo, vorrei diventare parte di questa
montagna in eterno.
sembra più vicino e che oggi è di un azzurro
intenso.
Lassù splende un sole cocente che coi suoi
raggi riscalda il mio corpo e rende quello che
ho attorno, un luccichio incantato.
tristezza e dolore. Oggi è la prima volta che
risalgo sul Dolcedorme dopo la perdita
di Mamma.
Le altre volte che son stato quassù ho sempre
mandato un saluto , con gli occhi rivolti al
cielo, a mio padre...oggi devo salutare anche lei.
mio sguardo verso l'azzurro del cielo e cerco
di penetrarlo. In testa mi passano tante visioni...
mi vengono in mente le sue paure e le sue
raccomandazioni, quando le dicevo che
andavo in montagna.
tornare e la tranquillità nella sua voce, quando
le dicevo che era tutto a posto.
"Non preoccuparti Mamma, ora ci sei
anche tu a proteggermi da lassù".
dolce saluto ai miei genitori.
Fra qualche ora sarà buio e in questo cielo
sereno, si accenderanno come ogni notte
due stelle che illumineranno ogni
giorno il mio cammino.
via del ritorno.
Attorno a me sento un calore nuovo. Avevo
bisogno di sfogarmi e avevo bisogno di salire
in vetta, dove sapevo che avrei trovato
forza e conforto.
Scendo questa cresta assieme ai sibili del vento,
perso nel candore della neve che mi avvolge
magicamente e con le cime innevate dei monti
che fanno da sfondo ai miei sguardi attenti.
e affretto il passo per raggiungerli. Qualche
sguardo complice con l'amico di sempre, due
frasi con qualcun'altro, un sorriso, uno scherzo
e un pendio da scendere scivolando, ritrovandosi
poi tutto bagnato e col casco pieno di neve...
sento dentro di me tenui segnali di vigore
e di una nuova forza...di una nuova speranza.
E' questo il sentiero da percorrere...
Iscriviti a:
Post (Atom)