venerdì 28 novembre 2008

RESPIRARE L'ARIA DEI "QUATTROMILA"

Respirare l'aria dei "quattromila", il sogno si è avverato.
24 luglio 2008 ore 08,40 raggiungiamo la vetta del Monte
Breithorn, metri 4165 sul livello del mare, facente parte
della catena del Monte Rosa.

Tutto questo grazie alla trasferta in Valle d'Aosta
organizzata dal CAI di Castrovillari a Luglio 2008.
Già appena arrivati a Cervinia , il paesaggio è sublime
con questa piccola valle stretta in mezzo a sinuose montagne
tra cui spicca maestosa la vetta del Monte Cervino m 4448.

Lo spettacolo diventa ancora più affascinante durante
l'ascesa in funivia, prima a Plain Maison e poi al Plateau
Rosà metri 3485 s.l.m., con la vista di Cervinia dall'alto,
delle montagne innevate e dell'azzurro dei laghetti.
Al Plateau Rosà, lo scenario è incredibile, distese di neve
immense all'orizzonte le cime delle montagne ed in mezzo
il rifugio delle Guide del Cervino.

La mattina del 24, alle ore 6,00 circa inizia l'avventura,
il gruppo diviso in quattro cordate lascia il rifugio ed inizia
la scalata al Breithorn. La temperatura è di meno 7 gradi
però la giornata è bella , dopo un pò i primi raggi del sole
che illuminano il Cervino ed il lontano Monte bianco ci
riscaldano e ci infondono forza e coraggio, al resto ci pensa
il paesaggio che suscita in ognuno di noi meraviglie ed
emozioni allo stato puro.

Alle ore 08,40 posiamo i piedi sulla vetta del Breithorn
sono sui 4000 metri, la sensazione è bellissima, sembra di
stare in capo al mondo e di avere tutto sotto di te. Lo sguar-
do vaga in ogni direzione, la fatica e il pericolo di questa
salita sono scomparsi e restano solo, come sospese nell'aria,
le fantastiche sensazioni di questi splendidi scenari . Il
Monviso, il Cervino, il Grand Combin, il Gran Paradiso, il
Monte bianco e poi ancora il Castore, i due Lyskam e le altre
vette del Monte Rosa.
Purtroppo la sosta è breve e dobbiamo riscendere, ma qui
oggi abbiamo vissuto una delle più belle avventure della
nostra vita, sicuramente le emozioni e le sensazioni provate
non verranno dimenticate facilmente, anzi, sicuramente
serviranno a rafforzare la passione per la montagna e per
lo spirito dell'avventura.

La discesa è comoda e divertente e quindi arriviamo al
rifugio in tempo per gustare un buon pranzo e goderci un
pò il sole di questo magnifico posto. Salutate le simpatiche
guide riscendiamo in funivia a Cervinia , adesso un pò la
stanchezza si fa sentire, e si sente la necessità di una bella
doccia calda e di un paio d'ore di riposo anche perchè

domani ci attende un'altra avventura tutta da vivere.














La seconda tappa è l'alta via di Cervinia da cui raggiungeremo
il Rifugio Riondè e la Croce Carrel
dedicata a Jean Antoine Carrel , la coraggiosa guida, morta
mentre tentava di salvare un amico salito con lui sul Cervino,
Anche oggi la giornata è bella e le marmotte ci salutano dai
verdi pascoli mentre Il Cervino ci sovrasta con la sua
imponenza.

Si prosegue per irti pendii e superando le acque dei

torrenti arriviamo al rifugio, di fronte a noi la Dent D'Herens

e poi girando lo sguardo laghetti dalle acque azzurre e in
fondo Cervinia. Arrivati alla croce, saliamo ancora un pò

e su da una sporgenza salutiamo il monte Breithorn sul
quale siamo stati ieri ed ancora sentiamo addosso

l'adrenalina della salita. Dopo esserci rifocillati continuiamo
con il cammino e seguendo il sentiero dell'alta via,

incontriamo cascatelle d'acqua che scendono dai ghiacci
ed alte creste la cui percorrenza è nello stesso momento

eccitante ma anche un pò rischiosa. Le spumose e bianche
acque che scioltesi dai ghiacciai si precipitano in imponenti
cascate ci indicano che il percorso è terminato. E' ora
di ritornare in hotel anche se c'è ancora il tempo per poter

ammirare il Cervino e scattare qualche foto interesante.

Giorno 26 Luglio, ultima tappa Finestra e lago di Cignana
attraverso un percorso che alla fine ci porterà a

Valturnenche. Dopo l'incontro con la simpatica guida
Oscar, partiamo e già dall'inizio la natura ci offre una

miriade di fiori e di paesaggi sublimi, e poi, le verdi acque
del lago di Cignana immerse in uno splendido scenario.

Abbiamo appena il tempo per una veloce ascesa sul Monte
Pancherot , il panorama è stupendo e su delle scoscese

terrazze, gli stambecchi ci fissano con un leggero
rimprovero per aver violato i loro territori.


Dopo le immancabili foto riscendiamo, e, consumata una
veloce colazione, raggiungiamo il lago e continuiamo il
percorso fino a raggiungere Valturnenche, dove , il tempo,
scocciatosi di essere clemente si scatena con una pioggia
incessante, ma noi siamo oramai nel pulman.
Giorno 27 l'avventura è finita. Dopo una nottata trascorsa
in discoteca, ci accingiamo a prendere la via del ritorno. E'
triste adesso lasciare questi luoghi ma bisogna tornare a
casa dove i familiari ci aspettano.
Una visita veloce al lago blu dove il Cervino si specchia e
via, partenza.
Da tutto ciò scaturisce una grande certezza.
Ognuno di noi ritornerà a casa con una nuova forza e
con la consapevolezza di aver
vissuto un'esperienza straordinaria.