mercoledì 4 marzo 2009

*** SULLE ALI DELLA NEVE ***

























E' da circa un mese, dalla mancata ascesa a pietra colonna
che non vado in montagna. Carnevale... impegni vari...
La voglia di partire e' tanta, ho il desiderio di sentire






al più presto il vento freddo sul viso e di respirare l'odore
della neve e delle nuvole. Poi la voglia di preparare lo zaino.
Toccare con mano l'attrezzatura , mi fa sentire bene, mi dà








l'ebbrezza dell'imminente viaggio, dell'immersione ancora
una volta nei sentieri innevati ed in quelli del mio io interiore.
Non so ancora dove andremo, il mio amico Max è impegnato
Giuseppe vorrebbe andare a provar di nuovo pietra colonna
Ci sono anche Roby ed il lupo che saliranno sul Dolcedorme,
l'appuntamento è alle 6, 30 a Castrovillari, poi decideremo.






Appena esco di casa, mi si presenta il primo spettacolo
della giornata: un'alba....rosso fuoco!!! mai vista una cosi bella...
dalle montagne della Sila sino ai contrafforti del Monte Sellaro
è come se lingue infinite di fuoco bruciano l'orizzonte. La
temperatura è mite e non fa freddo, piccoli banchi di nubi
scorrazzano nel cielo ancora assonnato .







Una volta riunitici , decidiamo di fare Il Dolcedorme, per
la Cresta del Campanaro. Siamo in quattro, Io ,Peppe ,
Roby ed il Lupo. La mattinata è splendida, l'ideale per
uscire in montagna. Dopo un pò incontriamo la prima neve,
morbida vista la temperatura calda , e già capiamo che oggi
i ramponi li porteremo a spasso, ma va bene cosi. Tra i
silenzi e le barzellette del Lupo arriviamo al Colle, ed io e
Peppe ne approfittiamo per salire sul Campanaro.








Da qui una splendida vista si offre ai nostri occhi. La massiccia
Cima del Dolcedorme su in alto, La cresta della Manfriana,
Poi Lo Ionio con la piana di Sibari, Giù in basso Castrovillari,
poi ancora le cime dell'Orsomarso ed in lontananza il Tirreno
con, sullo sfondo, lo Stromboli .







Inizio a sentirmi bene, inizio ad entrare di nuovo nella
magica atmosfera della montagna, apprezzo lo sforzo e la
stanchezza , sento le gambe che fremono, mentre attacchiamo
la dura e ripida cresta che ci deve portare su , dove la neve ed
il cielo si incontrano.
Avevo bisogno di questa giornata, avevo bisogno di andare nella
neve, di sentire di nuovo queste emozioni, di scoprire nuovi
orizzonti ....... nuove vedute..... di riempire la testa col sapore
ed il profumo dell montagna.
Spesso ci isoliamo uno dall'altro, volutamente, è naturale...
si sente il bisogno di restare soli.




Nella vita, spesso si passano momenti particolari, si vivono
situazioni che ti confondono, allora uno ha bisogno di pensare....
di riflettere.... di capire... di cercare di arrivare ad un punto.
E' quello che sto vivendo in questo periodo, non problemi
anzi, momenti belli alternati a momenti di tristezza. Allora,
passare una giornata cosi, su questi sentieri, in compagnia....
ma da solo... è bellissimo, mi sento di entrare in simbiosi con
la natura, posso gridare i miei pensieri.... posso chiedere
aiuto... posso sentire i consigli.
Arranco nella neve, con la mia stanchezza, sento il sudore che
scorre, vedo in lontananza i mie amici , qualcuno più avanti
qualcuno più indietro, ed io che metto piede sulla sottile linea





di cresta che porta , lassù, alla vetta. Mi sembra di
camminare sulle ali della neve, a destra ed a sinistra i due
versanti scendono fino a perdersi a vista d'occhio, davanti a
me questa linea immacolata tra cielo e neve che sembra
portare al paradiso.

E' da quasi sei ore che stiamo salendo, una via lunghissima,
dura, ma diversa da tutte le altre. Sento che le forze vengono
meno, ho bisogno di un pò di zuccheri, di liquidi, per poter
poi attaccare l'ultimo tratto.
Dopo un pò mi avvio di nuovo, rafforzato... questa ultima
mezz'ora me la voglio godere fino in fondo. E' per questo
che si fanno tanti sforzi e tanto cammino, per poter camminare
su questa striscia che unisce le due distese della montagna e ti porta
alla vetta, alla meta.
qui i pensieri corrono a mille.... qui puoi trovare quasi tutte le risposte....
qui le riflessioni si fanno serene...lontano dai rumori e dalle parole...


lontano dalle grida e dalle risa... lontano dal presente.
qui ho capito cosa ho... cosa voglio... cosa mi manca...
qui posso chiedere al vento di portare il mio pensiero
alla persona desiderata...
qui posso chiedere alla luna di rischiarare le mie notti
buie.... qui posso chiedere alle nuvole di portarmi
con loro...di farmi volare...
qui posso chiedere agli Dei di non abbandonarmi.

Ormai la vetta è raggiunta, il cammino verso la meta
terminato, sentiamo il bisogno di buttar giù qualcosa
perchè la scalata è stata difficile e stancante.
Rimane giusto il tempo per qualche foto, e poi
dobbiamo metterci sulla via del ritorno. La via
è lunga ed il tempo stringe.





Dopo una bella scivolata di qualche centinaio di metri, che ci fa
divertire un sacco, prendiamo la via del ritorno, ognuno
ricco della propria esperienza...dei propri limiti...della propria
forza.
Tra qualche ora ci ritufferemo nelle nostre vite, ritroveremo
la famiglia.... i figli... il lavoro....gli impegni e immancabilmente
anche i problemi e la routine di tutti i giorni.
Sta a noi far si che queste esperienze ci aiutino a cambiare
un pò in meglio la nostra vita e quella di chi ci sta intorno.
La montagna fa diventare più buoni, fa capire meglio
le bellezze e le gioie della natura. Fa capire a volte cosa
è giusto e cosa è sbagliato. Forse molte persone
dovrebbero frequentarla!!! Forse TU dovresti frequentarla!!!
Dovresti viverla un pò.... forse dopo vedresti il tutto con
occhi diversi.


























































































































































































































































































































































































































































































2 commenti:

Roberto Angelo Motta ha detto...

Caro Franco,
è vivo il tuo sentimento e tutto il romanticismo che hai sprigionato con il racconto che ho letto e che non ti nascondo mi ha emozionato.
Sono tornato indietro con gli anni, quando per me la montagna era il mezzo per ricercare l'equilibrio. Come una bilancia: da una parte pesavo quello che avrei perso con una determinata azione, dall'altra mettevo il peso di quello che avrei guadagnato. Non mi riferisco a cose materiali, ma a quello che appartiene alle debolezze dell'animo umano ed hai problemi che si incontrano nel quotidiano.
Da che parte pende il peso della tua bilancia?
Dalla parte del peso della tua vita che con sacrificio hai costruito negli anni? O dalla parte di quella vita che vorresti e che rappresenta comunque un incognita?
A volte desideriamo altro perchè non sappiamo apprezzare o non riconosciamo il valore di quello che abbiamo.
Scusa se mi sono dilungato. Ma come mio primo commento credo che mi perdonerai.
A presto per altre PESANTI RIFLESSIONI.
Con sincera amicizia
Roby

Turi ha detto...

Non è mai troppo tardi per farti un commento e quello che voglio dirti e che vivere le proprie passioni con gente come te....beh, mi gratifica a volte più della stessa cima conquistata. Non sono stato mai solo e mai lo sarò se accanto ci saranno i miei amici.
Grazie a te e per continuare a scherzare ti ricordo che quella mattina mi svegliai e davant la mia porta c'era una colomba....il resto lo sai!!!