venerdì 13 marzo 2009

SOSPESI TRA...NEVE...MARE...E...CIELO...







Un'altra domenica vissuta, un'altra esperienza da condividere
un'altra avventura da ricordare.
Le abbondanti nevicate degli ultimi giorni, ci hanno un pò
stravolto i programmi. Dovevamo aprire una via nuova sul
Dolcedorme, ma niente da fare, troppa neve, troppa neve
fresca, inoltre le possibilità di qualche valanga erano alte,
quindi dopo un consulto con Max, decidiamo di rimandare.
L'unica certezza è che in un modo o nell'altro , faremo qualcosa.
E' da tempo che non usciamo insieme, c'è la voglia di trascorrere
un pò di tempo immersi nel nostro magico mondo. Anche per
parlare, per confidarci, per confrontarci.


















Allora Max mi propone di andare su Monte Cocuzzo, la sua
montagna....la sua seconda casa. le cose che spesso mi racconta...
le sue solitarie nel "giardino" (come lui lo chiama), mi
incuriosiscono, voglio conoscere... cercare di capire.
Ognuno di noi alpinisti ha una montagna...un posto che sente
un pò suo. Anch'io ho una ..... montagna.... di cui sono
innamorato....si chiama.........GIOIA....
Nel frattempo si aggiungono altri amici, quindi alla fine
all'appuntamento siamo in sette. Oltre a me e Max ci sono
Domenico, Giovanni, Luigi, Giuseppe e l'altro Giovanni.
L'obiettivo è quello di aprire in ogni caso una via nuova.
C'è una cresta che Max ha adocchiato da tempo, sul versante
ovest, e, cercheremo di fare quella.
Con sorpresa noto che anche qui, ha fatto parecchia neve.
Non me l'aspettavo, almeno non cosi tanta.
Man mano che ci inoltriamo nel bosco, incomincio ad apprezzare
la bellezza di questo posto. Mi son dovuto ricredere. Monte
Cocuzzo l'avevo sempre snobbato, considerato una montagna
semplice, invece ha un suo fascino. Le sue creste sembrano
ricordare quelle del Monte Bianco; le sue guglie di pietra dalle
forme bizzarre, danno libero sfogo alla fantasia; poi lo
spettacolo del Mar Tirreno, giù in basso, crea un'atmosfera
magica.





































































Arriviamo all'inizio della cresta, è bella... ripida... roccia e
neve......oggi ci divertiamo.
Formiamo le cordate. Sono 3. Partiamo io Max e Giuseppe,
seguono Domenico e Luigi, chiudono i due Giovanni.
Il primo tratto viene superato abbastanza facilmente, seppur
con qualche difficoltà. Ci rendiamo conto che non è semplice.
Il secondo tratto è più difficile. Una cordata preferisce salire
lungo il canalone a fianco. Noi proseguiamo.
Bisogna attrezzare, mettere in sicurezza, per poter salire.
Va Max che trova molte difficoltà, la roccia è friabile, ogni
appiglio movibile. Il tiro è lungo, spesso la corda si incastra
e Max, a tratti, ci comunica che si sente stanco e che è
difficile. Finalmente riesce a salire, a formare la sicura.
Ci da il via libera. Tocca a me. Inizio a salire e subito mi
rendo conto della pericolosità. Ogni roccia che tocco si muove,
è un pericolo anche per gli amici che stanno sotto. Penso al
mio amico che è salito da primo, ai rischi che ha corso. Io
sono assicurato alla corda, ma non nascondo che ho un pò
di paura.
Nello stesso tempo mi sembra di volare in questo mondo
idilliaco. Mi sembra di essere SOSPESO TRA NEVE...MARE...
E... CIELO. Intorno a me corda e moschettoni... neve e roccia...
il vuoto...gli amici giù in basso...Max (di cui sento solo la voce)
sopra di me...più in alto ancora.....il cielo...di un azzurro vivo...
sotto di me...la neve bianca....alle mie spalle...il mare...
mi sembra quasi di sentire il sapore della salsedine....una
infinita distesa di blu in cui all'orizzonte, tra lo scintillio delle
acque che splendono ai raggi del sole, emergono maestosi
lo Stromboli e le isole Eolie.
Dentro di me le sensazioni si susseguono come flash....paura...
coraggio........sogno......realtà.....ammirazione......rispetto....
fragilità........forza......decisione......insicurezza......fermezza.
Alla fine arrivo, è andata, mi è sembrato un secolo ma ce l'ho
fatta. Dopo un po arrivano anche gli altri.






































































La cresta si fa sempre più difficile, è lunga, si è fatto tardi
non ce la possiamo fare. Allora decidiamo di salire anche noi
il canalone. Un calo di corda e tutti giù. Due minuti di pausa
per mettere a posto il materiale e via, ci avviamo salendo
verso la lontana cresta che ci porterà in vetta. metà di noi
sono già lassù. L'ascesa nel canalone pur se faticosa, perchè
ripida e con neve molle , è bella. Provo un senso di piacevole
fatica, i miei occhi si deliziano alle forme delle rocce e degli
alberi ricoperti di gelo. I miei pensieri vengono ogni tanto
interrotti dal rumore della neve che, sciogliendosi al sole,
precipita giù formando delle piccole slavine di ghiaccio.
Un passo dopo l'altro salgo verso la cresta, ad un tratto alzo
gli occhi al cielo e nell'azzurro infinito, vedo la scia bianca di
un aereo, allora sorrido pensando che poco prima ho volato
anch'io.
Sulla cresta ci aspetta un banco di nebbia , non vediamo niente,
solo il sibilo del vento freddo che ci investe e ci spinge a coprirci.
Un attimo di pausa , anche per rifocillarci un pò. La nebbia
come è venuta scompare, rivelandoci la splendida veduta
dell'altro versante. In lontananza i rilievi della Sila, più vicino
sotto di noi, il "giardino" di Max, più in la tutta la vallata del
Crati con sullo sfondo la catena del pollino.































































































































































































































































































































Ripartiamo. La nebbia si abbassa ancora. Iniziamo gli ultimi
100 metri di dislivello che ci separano dalla vetta. Su una
roccia, ricoperta di ghiaccio e neve, ci aspetta la statuina di
San Francesco Di Paola. La liberiamo dalla neve. Io mi attardo
per una foto e una preghiera. San Francesco è il mio Santo.
Gli dico che fra 20 giorni circa, lo andremo a trovare. In
pellegrinaggio attraversando la Montagna Magna.
Non vedo l'ora. Ogni volta è una grande emozione. Camminare
per 12 ore....poi vedere il Santuario dall'alto...ed alla fine
inginocchiarmi davanti al Santo a pregare e chiedere perdono
dei miei peccati.
Riprendo a salire nella nebbia assorto nei miei pensieri,
seguendo le orme dei miei compagni. Mi viene in mente che oggi
è la festa della donna. Il mio pensiero va a mia moglie, che ho
salutato stamattina presto.....a mia figlia a cui ho dato gli auguri
con un bacio e lei con gli occhi chiusi dal sonno mi ha detto " ciao
pà... ti voglio bene"... a mia mamma che combatte ogni giorno con
i suoi problemi di salute..... alle mie sorelle lontane.... a una cara
amica che mi sta molto a cuore.....alla mia amica Concetta cui ho
promesso di mandare la mimosa. Allora alzo gli occhi al cielo e dò
l'incarico al vento di portare il profumo di mimosa a tutte loro ed
a tutte le donne del mondo, specie quelle che per svariati motivi
soffrono.
Nel frattempo raggiungo la vetta, ci riuniamo tutti, ci complimentiamo
a turno. Un breve panino e qualche foto allo splendido panorama,
e già qualcuno comincia la discesa. Io e Max ci attardiamo un po
poi iniziamo a scendere anche noi. La discesa è facile ed agiata,
ne approfittiamo per parlare un po della nostra vita, dei problemi
della montagna.......di tutto.
E' bello avere amici fidati con cui poterti confrontare ... sfogare...
chiedere consigli.






























































































































































































































Avvistiamo le macchine, tempo mezzora e siamo giù.
Siccome è presto, Domenico ci invita a casa sua per bere
qualcosa. Andiamo, prima però è d'obbligo la fermata al
bar per birra e spuntino. Da Domenico, la moglie (in dolce
attesa), ci fa trovare la tavola apparecchiata. Allora facciamo
lo "sforzo" e gustiamo le squisite pietanze di Casa Riga.
Ci salutiamo, ma non è ancora finita. Giovanni ci vuole offrire
un'ultima birra. Vai... ormai la serata è ... cosi.
C'è anche la sorpresa di un saluto ad un mio cugino, con il quale
rievochiamo i vecchi tempi.



Voglio ringraziare tutti i miei amici!!!! E' sempre straordinario
trascorrere un pò di tempo assieme a voi.
L'emozione della montagna unita al piacere dello stare insieme
a persone con cui sto bene, mi riempie di gioia ed orgoglio.



Grazie a Max per..............tutto
Grazie a Domenico per la simpatia e la sincerità
Grazie a Giovanni per la sua allegria e la sua ironia
Grazie a Luigi per la sua bontà e la sua umiltà
Grazie a Giuseppe per l'amicizia e l'affetto
Grazie a Giovanni per la sua espansività e giovialità


Grazie di nuovo ragazzi..... per la bellissima giornata.




























































































3 commenti:

Roberto Angelo Motta ha detto...

Caro Franco
grazie di cuore per le emozioni che mi hai regalato leggendoti.
A presto
Nuwanda

***IL FALCO*** ha detto...

Ciao Roby, è sempre un piacere sentirti. come tu sai bene, si descivono le emozioni che si provano
e i sogni che viviamo quando andiamo in montagna. E' una cosa bellissima, poi farli rivivere o immaginare ad altri o agli amici, è ancora più bello perchè vuol dire che siamo in sintonia e proviamo le stesse sensazioni. Grazie amico, delle belle parole, mi spiace di non poter essere con voi domenica. Auguri per l'escursione e salutami tuo "fratello" e gli altri amici.
ciao Franky.

Giovanni Vancieri ha detto...

grazie a te e agli altri per avermi regalato una bellissima giornata, fatta di panorami (Stromboli ed Eolie), arrampicate, salite su neve e ghiaccio, ma soprattutto fatta di spirito di gruppo e di amicizia, che ad ogni sortita si annodano insieme alle altre fibre per comporre quei 10 mm di diametro estesi per decine di metri, che ci tengono uniti e ci insegnano a fidarci l'uno dell'altro.
Grazie per l'umore e la simpatia di cui ogni giorno dobbiamo nutrirci per passare giornate indimenticabili come questa...icuramente tra le mie più belle uscite in montagna.
Ps: "La birra è diventata obbligatoria dal 2002!!!!!"