sabato 15 gennaio 2011

INSEGUENDO LA BUFERA...






































Quando raggiunsi assieme ai miei compagni d'avventura la
vetta della Manfriana Orientale, la vista dei massi squadrati
quasi sepolti dalla neve, le folate di vento gelido che sibillando
minacciose creavano mulinelli di nevischio che ci sferzavano
il viso, la nebbia e il paesaggio ostile, creavano un'atmosfera
spettrale...quasi sembrava di stare in quegli ambienti
che magari vedi solo in tv.
Eppure eravamo lì...nella realtà.
Avevamo voluto inseguire la bufera ed essa, accontentandoci, ci aveva
trascinato con se.
Quella mattina sapevamo solo che c'era voglia di neve..voglia di ghiaccio..
voglia di indossare i ramponi e la piccozza...voglia di montagna.
All'appuntamento Io , Max, Peppe, Il Lupo e Gabriele.
Le condizioni non erano affatto buone. La neve fresca ci impediva
qualsiasi itinerario.
L'unico posto che ci sembrava fattibile, era la cosidetta cresta dell'infinito.
Presa la decisione , eccoci che ci troviamo ad arrancare sui primi contrafforti
dove incontriamo la neve.
Già mi sento meglio...già mi sento vivo.
Imboccata la cresta, il vento inizia a farsi sentire,
la bufera ci avvolge...ci inghiotte..ci trascina con se.
Percorriamo la più bella cresta dell'intero Parco del Pollino
in un crescendo di emozioni e di sensazioni bellissime.
Non si sente stanchezza...non si avverte fatica.
Solo occhi che non si stancano di osservare e la mente deliziata
da quello che le viene offerto.
La linea di cresta che separa i due versanti, spesso è
spazzata via dalle folate di vento, i mulinelli di neve appena formatisi
vengono portati via e si perdono nella tormenta.
Di fronte a noi il nulla fatto di neve, nebbia e vento.
In lontananza la Timpa di San Lorenzo splende sotto i raggi
di un sole malato.
Ogni tanto si apre qualche squarcio e allora il Mar Ionio e il Mar Tirreno
dall'altra parte, si mostrano ai nostri occhi mentre
le vette degli altri monti, sepolte dalla neve,
si ergono in tutta la loro maestosità.
A volte penso che siamo un pò folli..a volte penso che siamo creature
della montagna, di questa splendida realtà che
amiamo cosi tanto.
Un'altro giorno è passato... domani all'alba ne sorgerà un altro e
verremo tutti inghiottiti dalla normalità..dalla quotidianetà.
Le emozioni provate oggi insieme ai soliti amici straordinari di sempre
rimarranno nella testa ben salde e ci aiuteranno ad affrontare
i problemi e la vita stessa.
Ancora ora che scrivo , ho bene in mente tutto.
Rivedo e risento qualsiasi attimo di quella bellissima giornata
e con lo sguardo puntato verso le mie amate montagne,
un sorriso mi spunta sulle labbra che schiudendosi leggermente
lanciano un silenzioso ...grazie!!!





1 commento:

Turi ha detto...

E beh come spesso succede,mi chiedo a chi mai potrò raccontare quello che ho vissuto.La cresta dell'infinito regala sempre emozioni forti...poi cosa vuoi, se le vivi con gli amici cari!!!
Ohi Frà ma in quela foto dove siamo io e te, a parte sembrare due ciùati...mi verrebbe da dire: ma chì sù chissi?...Mimì e Cocò?!?
Un forte abbraccio e alla prossima